Meditazione
L’ etimologia della parola è la chiave per interpretare e comprendere il
profondo significato di una “pratica” che, in tutte le culture,
religiose e non, è stata tramandata nei millenni.
Il termine latino “meditatio” , in sanscrito “Dyana“, significa riflessione e la radice
dello stesso “med – a” indica la mente – l’ anima.
La riflessione è l’ atto del riflettere, l’ elemento alla base di tale atto è la luce.
Ogni essere umano ha una luce interiore che comunica con la luce del cielo
attraverso gli occhi, fisici e non. La luce interiore è il fuoco dello
spirito che illumina la mente, dissolve gli affanni dell’ anima e indica
la giusta direzione.
Il fuoco dello spirito è nel nostro centro, dove ha sede il nostro essere, il saggio interiore, lo spirito guida.
Entrando in contatto con il nostro essere, attraverso le pratiche di meditazione, entriamo in contatto con la nostra essenza.
Nel silenzio, nella fase di non-mente, possiamo percepirci, ascoltarci,
osservarci e prendere consapevolezza della nostra esistenza, qui ed ora,
nel passaggio su questo pianeta.
La percezione del nostro essere è la chiave per vivere in armonia con se stessi e con l’ universo intero,
nel rispetto della propria e dell’ altrui individualità sessuata, tra
personalità ed essenza.
vito ancona